Tutti sono stati giovani, anche Gus e Call, gli induriti venditori di bestiame protagonisti di Lonesome Dove. A quell’epoca, gli anni Quaranta dell’Ottocento, le praterie a ovest di San Antonio erano ancora selvagge e dominate dagli indiani. Dunque chi meglio di due ragazzi sbandati e un po’ ingenui per rimpolpare la compagnia di Texas Ranger in partenza per El Paso? Un fucile, un cavallo, la promessa di una paga e si va. Ma in giro c’è Buffalo Hump, l’abile e brutale capo comanche, e il battesimo della strada si celebra con il sangue. La vita in città è senz’altro piú sicura, ma anche piú noiosa. Ecco, quindi, che Gus e Call si rimettono in viaggio unendosi a una spedizione per la conquista di Santa Fe, florida città del New Mexico. A guidarli c’è un ex pirata che della terraferma non si intende molto. È un male, perché stavolta la lista dei pericoli è davvero lunga: ai Comanche con la passione degli scalpi si aggiungono Apache amanti delle torture, messicani piú combattivi del previsto e una natura inospitale fatta di orsi inferociti, fiumi in piena e siccità estrema, che mostra il suo lato peggiore nel famigerato «cammino del morto». A partire sono in duecento, ma non tutti faranno ritorno. Il cammino del morto fa parte della quadrilogia del West che ha reso celebre McMurtry: pubblicato dopo Lonesome Dove e Le strade di Laredo, è il prequel che racconta come tutto ebbe inizio.
Larry McMurtry
Il cammino del morto
Traduzione di Margherita Emo
Einaudi
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€ 22,00Prezzo
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